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All'inizio del XIII° secolo, in un'era lontana e selvaggia, dominata dalla natura e dalla violenza degli uomini, nel regno di Berganian nacque l'ordine dei Cavalieri Solitari, i Nati dalla Montagna, gli eterni vassalli del Santo Re, Heinrich il Grande.

Essi dovevano obbedire a tre giuramenti.

Il primo: proteggere le montagne.

Il secondo: proteggere il regno, il suo re e i suoi abitanti, a meno che questo non andasse contro al primo giuramento.

Il terzo: proteggere il proprio ordine e i propri confratelli, a meno che questo non andasse contro al primo o al secondo giuramento.

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Tra il fantasy-duro e lo pseudo-storico, Bergboren è un libro in cui si mischiano vari generi, che s'intrecciano, alternandosi, per arrivare a formare una trama ricca e avvincente, con intrighi, storie d'amore, battaglie, quesiti morali, epicità e spiritualità.

Il realismo delle ambientazioni, ispirato alla regione montana del Sud-Tirolo, si unisce a quello storico, dando concretezza ad eventi, persone e dettagli, ricalcando le vicende europee dei secoli passati, con i loro scontri e le loro crisi. Tutto ciò, legato dal filo invisibile del miracolo e dello sguardo divino, che cammina per il creato nella corazza del più forte dei paladini e nel cuore della più intrepida delle fanciulle.

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Se un giorno salirete lassù, sulle cime di dolomia, tra le nude rocce e i ghiacciai perenni,

tra prati verde smeraldo e ruscelli di cristallo,

dove l'aria è pura e la gloria del creato è incorruttibile.

Se aprirete il cuore all'eco delle creste vertiginose,

tra le diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi.

Se stando sulle balze delle rocce, ascolterete le montagne,

 esse vi racconteranno ancora...

La leggenda

dei 

Bergboren!

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