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 Questo non è il solito romanzo culinario.
Non è un ricettario, non contiene ricette, non è una guida gastronomica e non vi spiega come diventare chef di successo.


È la storia di Pietro Lombardi, classe 1899, un aiuto cuoco come tanti, pieno di sogni e grandi speranze di diventare proprietario del più prestigioso ristorante di Milano.
Il suo è un mondo tanto simile quanto diverso dal nostro, dove chi sbaglia paga e chi cucina male diventa la portata successiva del menù.


È il raconto impietoso del mondo della ristorazione, dei suoi meccanismi, dell'alienazione che pervade i suoi membri, della crudeltà con la quale uomini vestiti di bianco possono schiavizzare sé stessi, uccidendo l'amore e la libertà.
È una storia allegorica, che può far sorridere se siete clienti...
O farvi piangere, se siete dietro al pass.

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